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Non si sono ancora spenti gli echi del premio ricevuto come Il Logistico dell’anno 2016 che subito Logistica Uno affronta il 2017 con un importante progetto per ridurre ulteriormente la propria carbon footprint. Ricordiamo che il “Premio Logistico dell’Anno” è stato assegnato a Logistica Uno Europe e a Birra Castello per “l’innovativo progetto di approccio multimodale ecosostenibile”.

 

“Il premio ci gratifica per il percorso finora fatto per ridurre l’impatto ambientale – commenta Gabriele Cornelli, legale rappresentante di Logistica Uno- ma questo deve essere preso non come punto di arrivo ma come nuovo punto di partenza per l’anno 2017. Abbiamo infatti già in pista il nuovo “Progetto LNG integrato”, grazie a tali mezzi andremo a ridurre le nostre emissioni anche in quelle fasi logistiche dove il nostro shift modale non può intervenire.”

 

Acronimo di Liquefied Natural Gas, l’LNG è metano con una minor concentrazione di idrocarburi e, quindi, con una capacità inquinante 11 volte inferiore rispetto ai più moderni veicoli per il trasporto merci. Nello specifico i mezzi utilizzati saranno gli Iveco Stralis che consentiranno di:

– ridurre le emissioni di particolato al minimo (-99% rispetto ai motori diesel di nuova generazione EURO6);

– limitare le emissioni veicolari di CO2 del 15% circa;

– ridurre la rumorosità dei mezzi di circa 5 decibel;

– contenere i consumi del 10% rispetto sempre ai motori diesel (quindi anche convenienza economica)

 

 

“Oltre ad avere un importante partner italiano come Iveco, nel progetto è coinvolto anche un importante distributore per il supporto della rete di rifornimento del LNG che va a risolvere il punto debole per chi vuole adottare tale tecnologia e cioè l’accessibilità a punti di rifornimento sulla nostra rete nazionale. -continua Gabriele Cornelli- Grazie  alla nostra esperienza stiamo valutando insieme i punti più strategici ai quali dare priorità sul territorio italiano (tra cui anche l’interporto I.S.E.),  saremo tra gli “attivatori” della nuova direttiva europea per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi.”

 

Ricordiamo infatti che la nuova Direttiva Europea 2014/94/EU del 22 ottobre 2014 obbliga gli stati membri ad assicurare che, entro il 31 dicembre 2025, sia realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per il LNG accessibili al pubblico almeno lungo la rete centrale della TEN-T (di cui l’interporto I.S.E. appartiene al Corridoio Scandinavo – Mediterraneo) per garantire le circolazione in tutta l’Unione dei veicoli pesanti alimentati ad LNG.

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